(...) L'ambiente diventa occasione di ascolto interiore, metafora per il riconoscimento degli aspetti più profondi e vitali del proprio essere; ma vuole anche dire che l'attenzione, il rispetto, la capacità di empatia allenata nella conoscenza di sé può venir sviluppata nell'incontro con la natura. 

Il paesaggio naturale può diventare semplicemente un nuovo setting dialogico: l’incontro con colori, spazi, ritmi, suoni diversi favorisce il rilassamento della mente e il contatto con le emozioni, oltre a offrire una preziosa opportunità di scarica fisiologica di tensione e stress.

Nel ritrovare un rapporto con la natura incontaminata – che include un incontro anche in prima persona con il paesaggio naturale – viene stimolato anche il rapporto con la natura interiore incontaminata, con quegli aspetti meno “cementificati” della propria psiche, riconfermando la stretta interazione che si crea tra conoscere dentro e conoscere fuori per conquistare comunque una relazione più autentica, empatica e dialogica anche con il mondo.

In un'altra chiave, il counseling di ecopsicologia può essere volutamente diretto a un cambiamento di visione del mondo, un invito a rivedere i rapporti che abbiamo col mondo e a prendere in considerazione una visione più vasta del nostro essere inserito nel contesto della vita.

(M. Danon)

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